domenica 14 dicembre 2008

Studio su "La grande casa di O"

Un vecchio amico mi ha invitato a vedere quello che lui stesso, mettendo le mani avanti, ha definito "studio". Un monologo teatrale di trenta minuti, sul quale devo dire, ero partito abbastanza preoccupato. Certo che Massimo non si nega le forti emozioni. Dopo la comune esperienza teatrale ha fatto il corsista di teatro per anni, intervallandolo all'illuminotecnico e a qualche comparsa in film di un certo spessore. Ecco forse la parola "attore" è troppo, per questo dico che invitare il severo maestro e regista che l'ha avviato alle scene è stata certamente una scelta coraggiosa.
Corrado, affabile come sempre, mette al servizio la sua esperienza e lo presenta bene, lui alla fine manco lo chiama (gli ha fatto la regia).
Però devo dire che mi è piaciuto. Giuro, ho sentito con le mie orecchie una ragazza, non la sua, dire che la camicia in stile taxano le faceva sesso: ha fatto il suo percorso, bisogna dargliene atto.
Alcuni momenti, oso, sono stati piacevoli. Tutti i ricordi suoi, del passato all'istituto tecnico, le impennate, le ragazze, avevano immagini reali, che sono passate e il pubblico ha gradito.
Le indicazioni del maestro interrotte dai suoi "scusami, ohhh ciaooo carissima ti èèè piaciutoooo alloraaa, si, si si, grazie ancora di tutto, ehm, scusami dicevi?" mi hanno fatto pentire di non aver avuto una telecamera pronta. Coco, all'inizio severissimo, ha saputo poi far passare i suoi consigli.
Bel clima, il teatro è un piccolo giogliello nel tufo, tanta gente serena, che non vedevo da tempo, ha parlato dopo di idee, progetti, politica, si è ritrovata attorno alla mai tramontata passione per il teatro. Qualche foto per i posteri qui.

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